mercoledì 13 novembre 2013

UNA PALESTRA, UN DEFIBRILLATORE, UN ARRESTO RIPRESO


E' successo a Lucca: entra in palestra, inizia a fare esercizio e in un attimo cade a terra in arresto cardiaco. Fortunatamente quel luogo era cardioprotetto, dotato di defibrillatore e con il personale è abilitato al suo utilizzo. Dopo la rianimazione cardiopolmonare e l'uso del DAE l'uomo si è ripreso e, all'arrivo dell'ambulanza, è stato trasportato all'ospedale e tenuto sotto osservazione.

Questa palestra ha seguito alla perfezione il decreto Balduzzi, siglato dopo la morte sul campo del centrocampista del Livorno, Piermario Morosini. Il decreto è molto chiaro a questo proposito: tutte le società sportive, sia dilettantistiche che professionistiche, escludendo coloro che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio, dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici: sei i mesi di tempo concessi alle società professionistiche, 30 a quelle dilettantistiche che dovranno adeguarsi entro l’ottobre del 2015.

La domanda sorge spontanea: bisogna ci sia una legge a dirci di salvare una vita?



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